DIRITTO DI SOGNARE - classe 2A Scuola Vicini

DIRITTO DI SOGNARE

classe 2A Scuola Vicini

TENIAMOCI IN CON-TATTO


Classe 2A – Scuola Vicini

A cura di Alessandro Conti – Lenz Fondazione

La formulazione del laboratorio è stata improntata come un lavoro a mosaico, ogni volta differente, al fine di rintracciare e stimolare gli interessi di ciascun* student*. Ogni giorno è stato preso in analisi un diritto specifico e, attraverso il dibattitto o la breve stesura di un pensiero/disegno/traccia perso-nale, si è venuta a formare una stratificazione di materiali utile a generare memoria collettiva e ma-teriale drammaturgico utilizzato in scena. L’esito esplora le molteplici declinazioni dei diritti affron-tati in aula focalizzandosi su posture riprese da quadri iconici della storia dell’arte e su specifiche emozioni contrastanti, cioè al di là del consueto e dell’ordinario. Ad esempio: assumere la postura della La zattera della medusa di Gericault (simbolicamente associata al “diritto al soccorso”) gridando di rabbia o, al contrario, ridere di fronte alla fucilazione del 3 maggio 1808 di Goya, il fine ultimo è stato quello di incoraggiare il movimento creativo ed esplorare la sfera empatica personale.

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IL MIO CORPO È IL TUO MONDO - classe 3A Scuola Rodari

IL MIO CORPO È IL TUO MONDO

classe 3A Scuola Rodari

TENIAMOCI IN CON-TATTO


Classe 3A Scuola Rodari
a cura di Alessandro Conti – Lenz Fondazione
Partendo dall’esplorazione delle possibilità del proprio corpo e dalla lettura di una riscrittura atea del testo della Genesi, gli student* hanno rintracciato autonomamente il parallelismo concettuale Corpo-Terra, cioè come la cura dell’uno e dell’altra siano strettamente interconnesse e dipendenti. Successivamente ha preso forma lo spazio scenico grazie all’utilizzo di un microscopio digitale che riproietta in diretta frammenti personali come mani, dita, pelle e i disegni realizzati dalla classe sull’origine del mondo e della vita. La video proiezione è il quadro all’interno del quale i ragazz*, visivamente immersi sulla pelle o sull’immaginario di qualcun altr* compagn*, sviluppano i movi-menti scenici composti nel corso delle giornate laboratoriali. La classe, piena di energia, ascolto re-ciproco e voglia di fare, di giorno in giorno è riuscita a rivoluzionare le aspettative e le traiettorie preimpostate, in maniera fluida, istintiva e positiva, tanto da sviluppare una forza creatrice parago-nabile alle potenzialità generatrici del brodo primordiale.

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TRA LE MIE MANI - 3B Scuola Verdi

TRA LE MIE MANI

3B Scuola Verdi

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Classe 3B Scuola Verdi
Insegnante Ilenia Bertolotti
A cura di Beatrice Baruffini – Associazione Micro Macro

Le mani sono contatto, presa, segreto, carezza. Sono una possibilità per raccontare quello che siamo, intimamente e collettivamente. Si fanno carico simbolico di gesti, segni, indizi, che cambiano tra passato, presente, futuro. Come cambiano le nostre mani se non possiamo più sentire? Cosa resta qui, tra le mie mani?

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SIAMO SPECIALI, PER FORTUNA MAI NORMALI - 3B Scuola Campanini

SIAMO SPECIALI, PER FORTUNA MAI NORMALI

3B Scuola Campanini

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Classe 3B Scuola Campanini
Insegnante Federica Conversi
A cura di Franca Tragni – Zonafranca

Abbiamo fatto un viaggio alla scoperta dell’essere bambin* e abbiamo scoperto che siamo speciali e mai normali! Quanta strada abbiamo fatto da quando eravamo piccoli semi nella pancia della mamma! E come diventeremo? Come saranno i nostri piedi? E le nostre mani? Chissà! Godiamoci intanto questo nostro essere bambin* , e adesso che abbiamo capito quanto è triste stare lontan* un metro, quando il mondo guarirà, ci presteremo matite e pennarelli, ci toccheremo e finalmente ci abbracceremo.

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I CINQUE SENSI SONO SEI - 3A Scuola Palli

I CINQUE SENSI SONO SEI

3A Scuola Palli

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Classe 3A Scuola Palli
Insegnante Maria Frattini
A cura di Michela Ollari – Zonafranca

La trasformazione del nostro corpo durante la crescita avviene attraverso l’acquisizione di nozioni non solo intellettuali, ma esperienziali quali riconoscere i profumi, assaporare i gusti, osservare quello che ci circonda, …. E questo avviene attraverso i 5 sensi che però sappiamo non essere gli unici.
Viaggerete insieme a noi attraverso le nostre scoperte…..buon viaggio!

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ECO, COME STAI? SPERO BENE MA NON SEI IL MIO TIPO - 5B Scuola Campanini

ECO, COME STAI? SPERO BENE MA NON SEI IL MIO TIPO

5B Scuola Campanini

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Classe 5B Scuola Campanini
Insegnanti Genoveffa Romano, Elena Li Ranzi, Enrica Ronchini, Filomena di Benedetto, Cecilia Cavatorta, Leontina Bonori
A cura di Franca Tragni – Zonafranca

Narciso ed Eco sono le due facce della stessa medaglia, un po’ come la 5A e la 5B della scuola Campanini di Baganzola, per questo abbiamo lavorato allo stesso tema! Noi di 5A ci siamo immaginat* di essere Narciso e di dare parola a Eco e noi di 5B abbiamo fatto il contrario. Risultato? Abbiamo scoperto che Narciso concentrato su sé stesso non vede chi ha di fronte, ma anche Eco non vede chi ha di fronte perché troppo concentrata sul proprio dolore, e rifiutata non ha cura di sé e diventa invisibile. Morale: non è liber* chi è schiav* del proprio corpo e della propria immagine, quindi impariamo a piacerci impariamo ad amarci!

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PIDOCCHIO SARAI TU! - 5A Scuola A. Frank

PIDOCCHIO SARAI TU!

5A Scuola A. Frank

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Classe 5A – Scuola A. Frank
Insegnante: Rosaria Rodia
A cura di Mario AroldiTeatro del Cerchio

Il corpo come oggetto, che quanto oggetto presuppone una forma, un colore, un peso, una collocazione. Ma se il corpo-oggetto avesse un’anima, si accetterebbe così com’è? Con le classi 5^A e 5^C dalla Scuola Ferrari abbiamo deciso, quindi, di affrontare il tema del corpo utilizzando la metafora dell’oggetto; e quale oggetto è più vicino a noi, alle storie che conosciamo, se non Pinocchio? Un burattino di legno che si è trovato a dover affrontare una vita diversa dagli altri, in quanto pezzo di legno, ma che una volta conosciuta la sua vera anima ha deciso di affrontarla a suo modo. Noi, con questo progetto, abbiamo voluto affrontarla a nostro modo cercando di dare a questo pezzo di legno, a questo corpo, a questo involucro, un’anima che esiste, una sua idea di vita, un suo modo di vivere, contro tutti i pregiudizi di forma, colore. Ciò che non ci piace dobbiamo amarlo più forte, ogni presa in giro, metterla da parte.. tutto serve in questa vita, tutto serve in questo mondo, niente, deve metterci in ginocchio Ora l’ho capito, ora sono felice..da pezzo di legno..da burattino. Da Pinocchio.

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LA CITTA DEI COLORI - 4A Scuola Adorni

LA CITTA DEI COLORI

4A Scuola Adorni

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Classe 4A Scuola Adorni
Insegnante Paola Carra
A cura di Antonio Buccarello e Matteo BacchiniTeatro del Tempo

Qualcuno ha deciso che troppi colori son troppi. Molti aspettano il bus ma alcuni preferiscono perderlo. Tutti devono avere una maschera. Meglio due. Tutti sanno fare l’ape, il pesce e il canguro. Molti anche la formica. Nessuno il tirannosauro. Tutti hanno le stesse emozioni. Nessuno ha la stessa emozione di un altro. Tutti sanno cantare e ballare, se ci provano (e ci provano!). Qualcuno ha cambiato idea.

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ZONA LIMITE VALICABILE - 3C Scuola Verdi

ZONA LIMITE VALICABILE
3 C Scuola Verdi

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Classe 3C – Scuola Verdi
Insegnante Iliana Lombardi
A cura di Yele Canali Ferrari e Riccardo ReinaAssociazione Micro Macro
Il lavoro del laboratorio di teatro si è concentrato attorno al concetto di limite e consenso. Il limite come qualcosa che arriva dall’esterno, che ci confina, ci costringe in posture rigide e difficili da mantenere, qualcosa che è posto senza il nostro consenso. Il limite poi può essere anche qualcosa che sancisce quali sono i nostri confini, quelli da rispettare e di cui prendersi cura. Quest’anno abbiamo trovato molte cose strette dentro limiti che ci sono stati imposti dall’emergenza sanitaria, la scuola, la classe, perfino i banchi e le sedie. Abbiamo potuto esplorare la dinamica della rottura e del superamento di un limite proprio grazie al dispositivo teatrale del laboratorio per cui un limite può diventare una risorsa per aprire immaginari differenti in cui esplorare e osservare il presente da altri punti di vista.

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NARCISO ABBASSA LA CRESTA E STAI SCIALLO - 5A Scuola Campanini

NARCISO ABBASSA LA CRESTA E STAI SCIALLO

5A Scuola Campanini

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Classe 5A Scuola Campanini
Insegnanti Genoveffa Romano, Enrica Ronchini, Elena Li Ranzi, Paola Maione, Cecilia Cavatorta, Leontina Bonori, Susanna Conni
A cura di Franca Tragni – Zonafranca

Narciso ed Eco sono le due facce della stessa medaglia, un po’ come la 5A e la 5B della scuola Campanini di Baganzola, per questo abbiamo lavorato allo stesso tema! Noi di 5A ci siamo immaginat* di essere Narciso e di dare parola a Eco e noi di 5B abbiamo fatto il contrario. Risultato? Abbiamo scoperto che Narciso concentrato su sé stesso non vede chi ha di fronte, ma anche Eco non vede chi ha di fronte perché troppo concentrata sul proprio dolore, e rifiutata non ha cura di sé e diventa invisibile. Morale: non è liber* chi è schiav* del proprio corpo e della propria immagine, quindi impariamo a piacerci impariamo ad amarci!

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