FAVOLA VERDE - 3B Scuola Adorni
FAVOLA VERDE3B Scuola Adorni
TENIAMOCI IN CON-TATTO
Classe 3B – Scuola Adorni
Insegnante Antonella Valguarnera
A cura di Antonio Buccarello e Matteo Bacchini – Teatro del Tempo
Un albero fa i frutti che vuole, anche diversi se vuole. Un albero quando piove si bagna. Un albero resiste a tutto perché ha le sue radici. Un albero si muove (se ha voglia di muoversi, se no sta fermo). Un albero racconta le storie divertenti e gli altri alberi ridono anche se tutti la sanno già. Un albero delle volte è triste e nessuno sa perché. Un albero ha bisogno di cura, di sole e di un pallone. Un albero è proprio come noi.
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IL CORPO E' LA MIA CASA - 2A Scuola Ferrari
IL CORPO E' LA MIA CASA2A Scuola Ferrari
TENIAMOCI IN CON-TATTO
Classe 2A – Scuola Ferrari
Insegnante Manuela Senza Peluso
A cura di Adriana Milani – Teatro del Cerchio
Il video è l’elaborazione del percorso laboratoriale svoltosi pressoché in continuità. Abbiamo esplorato in un viaggio a tappe l’argomento corpo. Attraverso esercizi che riguardavano il rapporto con lo spazio, con il tempo, con l’immaginazione, da soli o a coppie, o lavorando insieme agli altri ma in una bolla. Abbiamo esplorato la fisicità della voce, i cinque sensi attraverso esercizi e giochi per sperimentarci e sperimentare l’ascolto. Abbiamo parlato, discusso e ci siamo confrontati. Un dialogo e un ascolto attivo e vigile in modo che ogni nostro incontro fosse scoperta e rivelazione, fosse una sfida anche se a volte difficile. Un momento di crescita e di riappropriazione di una vita normale fatta di fisicità e non di modalità videomediale
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UNA PARTITA AL LIMITE - 2G Scuola Parmigianino
UNA PARTITA AL LIMITE2G Scuola Parmigianino
TENIAMOCI IN CON-TATTO
Classe 2G
Scuola Parmigianino Insegnante Claudia Farolini
A cura di Yele Canali Ferrari e Riccardo Reina – Associazione Micro Macro
Il lavoro di quest’anno ha attraversato la tematica del corpo e della corporeità, concentrandosi attorno al concetto di limite e di consenso. La parola “limite” ha un’infinità di significati. Il limite può essere qualcosa che ci viene imposto dall’esterno: dalle altre persone, ma anche dalla natura delle cose. In questo senso il limite può essere qualcosa che ci opprime, che ostacola la nostra libertà. Ma può anche essere qualcosa che ci costringe a fare ciò che da soli non avremmo il coraggio o la forza di fare. Il limite, però, può anche venire dall’interno: certi limiti possono venire da noi senza che nemmeno ne siamo consapevoli; altri invece possono essere stabiliti da noi, per sancire quali siano i nostri confini, quelli che vorremmo fossero rispettati da tutti. Quest’anno abbiamo trovato molte cose strette dentro limiti che ci sono stati imposti dall’emergenza sanitaria. Volevamo giocare, ma ci siano trovati in un mondo in cui le cose non si potevano più toccare, e i giochi di prima avevamo smesso di esistere, e non si potevano più fare. Non si trovava più nemmeno una pallina da ping pong, figuriamoci una palla da basket! Ecco, ci siamo adattati. E la palla, ce la siamo figurata. Perché secondo noi ogni limite può essere uno stimolo al cambiamento, ma per trasformare la realtà bisogna allenare i corpi a immaginare l’impossibile.
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CORTECCIA - 3A Scuola Rodari
CORTECCIA3A Scuola Rodari
TENIAMOCI IN CON-TATTO
Classe 3A Scuola Rodari
Insegnanti Silvana Dino, Elisa Dotto
A cura di Loredana Scianna – Lenz Fondazione
Nella Genesi, gli elementi della Creazione appaiono per separazione (le acque dalle acque, le acque dalla terra, la luce dalle tenebre, la luce del giorno dalla luce della notte, la carne dalla carne). Nel processo di separazione stanno identità e funzione di tutti gli elementi del Creato. Per quanta nostalgia ci faccia tendere a un’unità inscindibile, la vita si esperisce attraverso limiti e confini. Abbiamo lavorato su ciò che il limite fisico impone: osservazione, rispetto, riconoscimento dello spazio vuoto che consente al nostro corpo l’interazione con un altro corpo. Abbiamo analizzato il “limite come possibilità” nella sua accezione positiva, oltre che in quella che ci frena. Nell’azione abbiamo sostituito il confine-epidermide con il confine-corteccia, il sangue con la linfa, l’abbraccio degli arti con quello dei rami. Il vuoto così non è più un vuoto: è il nostro spazio, è ciò che ci accoglie per essere.
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LEZIONE DI SCIENZE - 5A Scuola Adorni
LEZIONE DI SCIENZE5A Scuola Adorni
TENIAMOCI IN CON-TATTO
Classe 5A Scuola Adorni
Insegnante Mariachiara Rolli
A cura di Antonio Buccarello e Matteo Bacchini – Teatro del Tempo
Mi piace l’argomento corpo umano. Mi fa schifo. È interessante. È noioso. Mi emoziona tantissimo! Mi fa impressione. Perché ci sono così tanti apparati? E così tanti nomi? Chi ha misurato i chilometri dei neuroni? Come fa il corpo a correre e digerire? Il mio corpo lo sa che esisto? Quando sento davvero di avere un corpo? E quando il mio corpo si sente davvero libero? Sul libro ci sono solo le risposte: noi abbiamo aggiunto le domande.
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IL MONDO NEL CORPO - 2A Scuola Maria Luigia
IL MONDO NEL CORPO2A Scuola Maria Luigia
TENIAMOCI IN CON-TATTO
Classe 2A Scuola Maria Luigia
Insegnante Barbara Mondelli
A cura di Davide Doro e Claudia Nizzoli – Solares Fondazione delle Arti
C’era una volta il mondo e c’eravamo una volta noi. Il nostro Corpo/Mondo è stato parole, è stato bellezza e colore, è stato distanza, ma anche estrema vicinanza. Durante il percorso lo abbiamo: disegnato, colorato, descritto e sperimentato, lo abbiamo difeso e protetto come un uccellino nel nido, ma anche lanciato a tutta velocità verso la scoperta e l’esperienza. Corpo e Mondo si ritrovano al centro di un moto che come un vortice li unisce in un unico concetto, in un unico pensiero. Il mondo che ha costretto i nostri corpi al distanziamento, è stato invitato a giocare con noi e per noi trasformandosi in orchestra, in colore, in gesto, in espressione.
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8 GESTI + 1 - 3A Scuola Verdi
8 GESTI + 13A Scuola Verdi
TENIAMOCI IN CON-TATTO
Classe 3A Scuola Verdi
Insegnante Chiara Bottacci
A cura di Jessica Graiani – Associazione Micro Macro
Cosa accade quando l’ormai ben noto “metro di distanza” fra noi e gli altri, come una parete invisibile, rende impossibili anche i gesti e le occasioni di contatto più semplici e quotidiane? Come si sono trasformati gesti abituali e naturali come un saluto o un sorriso? Quali sono i segnali corporei da cogliere per ri-conoscersi, senza potersi toccare? “8 GESTI + 1” è una piccola esplorazione collettiva, scherzosa e ironica su tutti i cambiamenti che sono già ormai parte di noi.
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L'IMPRONTA - 2A Scuola Rodari
L'IMPRONTA2A Scuola Rodari
TENIAMOCI IN CON-TATTO
Classe 2A Scuola Rodari
Insegnanti Marinella Froio, Isabella Sagone
A cura di Loredana Scianna – Lenz Fondazione
Etimologicamente, in sanscrito kar-tr è il Creatore, ovvero “colui che fa dal nulla”. Nel mito della Creazione, tuttavia, l’impronta della divinità ci vuole plasmati a sua immagine. I bambini hanno disegnato una creatura “che prima non c’era e ora esiste” a partire da un pezzetto del loro corpo: dai contorni di mani, piedi, gomiti, orecchie e quant’altro potessero perimetrare con una matita, hanno ricavato una forma, l’involucro originale. Poi hanno dato a questa forma un nome, un colore, una storia, un mondo. In poche parole, una vita. Ogni creatura plasmata dai bambini ha caratteristiche positive e negative (a volte le stesse, a seconda del contesto). A volte sono tenere e spaventose insieme ma, per quanto totalmente difformi da ciò che già conosciamo, sono riconosciute dai bambini come parte di sé e per questo amate, anche quando “fanno arrabbiare”. Il confronto con la vicenda biblica di Adamo ed Eva (e della loro caduta) lo possiamo affrescare con le parole di uno di loro: “Ma insomma, prima Dio li vuole, poi li caccia, gli vuole bene un po’ si e un po’ no…non va mica bene!”.
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TRA LE MIE MANI - 3B Scuola Verdi
TRA LE MIE MANI3B Scuola Verdi
TENIAMOCI IN CON-TATTO
Classe 3B Scuola Verdi
Insegnante Ilenia Bertolotti
A cura di Beatrice Baruffini – Associazione Micro Macro
Le mani sono contatto, presa, segreto, carezza. Sono una possibilità per raccontare quello che siamo, intimamente e collettivamente. Si fanno carico simbolico di gesti, segni, indizi, che cambiano tra passato, presente, futuro. Come cambiano le nostre mani se non possiamo più sentire? Cosa resta qui, tra le mie mani?
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SIAMO SPECIALI, PER FORTUNA MAI NORMALI - 3B Scuola Campanini
SIAMO SPECIALI, PER FORTUNA MAI NORMALI3B Scuola Campanini
TENIAMOCI IN CON-TATTO
Classe 3B Scuola Campanini
Insegnante Federica Conversi
A cura di Franca Tragni – Zonafranca
Abbiamo fatto un viaggio alla scoperta dell’essere bambin* e abbiamo scoperto che siamo speciali e mai normali! Quanta strada abbiamo fatto da quando eravamo piccoli semi nella pancia della mamma! E come diventeremo? Come saranno i nostri piedi? E le nostre mani? Chissà! Godiamoci intanto questo nostro essere bambin* , e adesso che abbiamo capito quanto è triste stare lontan* un metro, quando il mondo guarirà, ci presteremo matite e pennarelli, ci toccheremo e finalmente ci abbracceremo.