UNA PARTITA AL LIMITE - 2G Scuola Parmigianino

UNA PARTITA AL LIMITE

2G Scuola Parmigianino

TENIAMOCI IN CON-TATTO


Classe 2G
Scuola Parmigianino Insegnante Claudia Farolini
A cura di Yele Canali Ferrari e Riccardo Reina – Associazione Micro Macro

Il lavoro di quest’anno ha attraversato la tematica del corpo e della corporeità, concentrandosi attorno al concetto di limite e di consenso. La parola “limite” ha un’infinità di significati. Il limite può essere qualcosa che ci viene imposto dall’esterno: dalle altre persone, ma anche dalla natura delle cose. In questo senso il limite può essere qualcosa che ci opprime, che ostacola la nostra libertà. Ma può anche essere qualcosa che ci costringe a fare ciò che da soli non avremmo il coraggio o la forza di fare. Il limite, però, può anche venire dall’interno: certi limiti possono venire da noi senza che nemmeno ne siamo consapevoli; altri invece possono essere stabiliti da noi, per sancire quali siano i nostri confini, quelli che vorremmo fossero rispettati da tutti. Quest’anno abbiamo trovato molte cose strette dentro limiti che ci sono stati imposti dall’emergenza sanitaria. Volevamo giocare, ma ci siano trovati in un mondo in cui le cose non si potevano più toccare, e i giochi di prima avevamo smesso di esistere, e non si potevano più fare. Non si trovava più nemmeno una pallina da ping pong, figuriamoci una palla da basket! Ecco, ci siamo adattati. E la palla, ce la siamo figurata. Perché secondo noi ogni limite può essere uno stimolo al cambiamento, ma per trasformare la realtà bisogna allenare i corpi a immaginare l’impossibile.

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LA SCUOLA DEGLI ANIMALUNNI - 4A Scuola Albertelli Newton

LA SCUOLA DEGLI ANIMALUNNI

4A Scuola Albertelli Newton

TENIAMOCI IN CON-TATTO


Classe 4A Scuola Albertelli Newton
Insegnante Benedetta Ollari
A cura di Davide Rocchi e Massimo Boschi – eUROPA tEATRI

Dopo un’estate trascorsa placida, piena di giochi e di bagni per gli animalunni è tempo di tornare tra i banchi di scuola. Tic tac, tic tac passano i minuti, passano le ore tutto scorre, la routine ha ripreso a girare quando… dalla fiction si passa al pulp.

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LA BUONA DISOBBEDIENZA - 4B Scuola Martiri di Cefalonia

LA BUONA DISOBBEDIENZA

4B Scuola Martiri di Cefalonia

TENIAMOCI IN CON-TATTO


Classe 4B Scuola Martiri di Cefalonia
Insegnanti Teresa Parente, Viviana Romano
A cura di Loredana Scianna Lenz Fondazione

Nell’Antico Testamento, per “conoscenza” s’intende non solo un un modo d’intelligere la realtà ma, in modo più complesso, il farne esperienza. La conoscenza equivale al discernimento, dove la nozione delle cose viene superata per estendersi al loro valore. Mangiare il frutto dell’Albero della Conoscenza del Bene e del Male è un’azione indebita se si pensa alla conoscenza universale riservata alla sola divinità; ma se il gesto dei primi disobbendenti muovesse dal desiderio di comprendere per distinguere? Abbiamo lavorato sul senso critico necessario a operare una scelta, buona o cattiva che sia, verso una responsabilità che sia tale in sé, prima ancora di riflettere un etica. Esiste mai, nella dimensione in cui viviamo, una disobbedienza “buona”? I bambini pensano di si. Portano a noi la loro esperienza e attraversano il loro albero come una soglia. Lo fanno l’energia e il desiderio che l’età consente loro: correndo

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Rap da camera 3E Parmigianino

Rap da camera | 3E Parmigianino

Rap da camera

3E Parmigianino

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Classe 3E Parmigianino
Insegnante: Claudia Farolini
A cura di Yele Canali e Riccardo ReinaTeatro delle Briciole

Questo breve video è il risultato del lavoro a distanza fatto con la classe 3E della scuola Parmigianino.
Ci si è concentrati su alcuni aspetti fondamentali nella pratica teatrale ma che eccedono i limiti del teatro, come la scrittura di un testo, l’uso della voce, il senso del ritmo, la capacità di immaginare e sviluppare un personaggio, l’ascolto dell’altro e la connessione con gli altri.

Si è assemblato il tutto in un esperimento: comporre un pezzo rap. Il rap infatti non solo mette in gioco, a livello formale, tutte queste competenze, ma storicamente nasce proprio come forma di espressione artistica di contestazione sociale, politica e culturale della comunità afroamericana che attraverso la parola, la rima e il linguaggio di strada denuncia un sistema d’oppressione che si dimostra sempre violento sulle minoranze, siano esse di genere, di etnia, di classe. Il testo è stato scritto collettivamente, utilizzando e attualizzando a questo scopo esercizi di scrittura automatica di matrice surrealista.

Questo esperimento è servito a mettere in crisi facili certezze e giudizi precostituiti, che poi è quello che cerchiamo di fare sempre, anche a teatro e attraverso il teatro.

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La scheggia nel vetro - 2C Salvo D'Acquisto

La scheggia nel vetro - 2C Salvo D'Acquisto

La scheggia nel vetro

2C Salvo D'Acquisto

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Classe 2C – Scuola Salvo D’Acquisto
Insegnante: Gabriela Pederzani
A cura di Adriana Milani – Teatro del Cerchio
Il video è l’elaborazione del percorso laboratoriale svolto in due fasi con la 2C: prima del lockdown e dopo. Nella prima parte abbiamo esplorato dal punto di vista emotivo e verbale i meccanismi del bullismo. Abbiamo lavorato per instaurare un dialogo e i ragazzi avevano cominciato a rispondere alle sollecitazioni, con più facilità in modo verbale e con più esitazioni dal punto di vista corporeo-teatrale. Facendo esperienze emotive e raccontandosi attraverso le parole che giudicano, avevamo iniziato a provare a metterci nei panni dell’altro. Ma dopo il lockdown è cambiato tutto. Il nostro progetto ha virato sul modo di sentirsi e di vivere dei ragazzi questa esperienza che è risultata shoccante per tutti.

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Clown – 1C Ferrari

Clown – 1C Ferrari 

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Classe 1C – Scuola Ferrari
Insegnante: Stefania Goni 
A cura di Davide Rocchi e Massimo Boschi – EuropaTeatri  

Fallire, riuscire, cadere, riprovare, sbagliare, continuare. Essere derisi per poi essere acclamati. E se sbagliassimo? Se invece riuscissimo? Immaginiamo di essere belli, truccati, barba fatta, denti lavati e pronti per affrontare la giornata; occhi curiosi ci osservano sempre pronti a guardare, pronti a giudicare. L’azione è crederci. L’importante è crederci. Qualsiasi cosa succeda… the show must go on. Che siano fischi o applausi. At memoriam di Daniela Carrasco, El Mimo. 

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Qualcos’altro - 2B Corridoni

Qualcos’altro - 2B Corridoni

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Classe 2B – Scuola Corridoni 

Insegnanti: Michela Romano, Marianna Canetti, Elisa Savani,  

a cura di Silvia Nisci – Teatro del Cerchio 

Questo lungo periodo trascorso in casa ci ha tenuto lontani dai nostri affetti più cari ma ci ha dato la possibilità di riflettere su un sentimento importante e di cui l’uomo non può fare a meno: l’amicizia. Che cos’è l’amicizia? Si può diventare amico di qualcuno a cui piacciono cose diverse? Questa favola ci aiuta a comprendere che la diversità è una grande occasione di incontro, scoperta e arricchimento reciproco.  

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Ode agli oggetti di casa

Ode agli oggetti di casa 

TENIAMOCI IN CON-TATTO


Classe 4B – Scuola Racagni
Insegnanti: Elisabetta Giannossi, Mariastella Tassi, Stefania Ranaldo  
A cura di Jessica Graiani – Teatro delle Briciole

“Piccoli esercizi di stupore con gli oggetti di casa  è: un allenamento a guardare con occhi nuovi quello che vedi “tutto il giorno tutti i santi giorni” un esperimento tutto nuovouna serie di esercizi di teatro d’oggetti fatto in casa, un gioco collettivo a distanza con gli oggetti quotidiani che abitano le case di tutti .Abbiamo indagato gli oggetti di casa osservandoli da prospettive nuove e inesplorate. Li abbiamo riscoperti come fedeli alleati di giochi solitari, affidabilissimi interlocutori, pozzi di inesauribili sorprese, compagni di viaggio durante questa lunga quarantena trascorsa ognuno nella propria casa. Le poesie che leggerete sono il risultato finale di questa esplorazione. 

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Mi Manchi…Teniamoci in ConTatto - 1E Malpeli

Mi Manchi…- 1E Malpeli 

TENIAMOCI IN CON-TATTO


Classe 1E – Scuola Malpeli

Insegnanti: Guiducci, Puliatti, Vitale, Chiesa 
Educatrice: Tarasconi  
A cura di Michela Ollari – ZonaFranca

Questo video vuole raccontare come i nostri ragazzi hanno vissuto questa quarantena, come si sono sentiti, cosa hanno provato, di chi hanno sentito più la mancanza e cosa gli è mancato di più. Anche nella distanza non passa mai la voglia e il bisogno di avere vicino le persone che amiamo, in questo tempo, che non è stato per nulla perso, abbiamo imparato ad esprimere i nostri sentimenti i nostri bisogni in un modo diverso da come eravamo abituati ma la voglia di riabbracciarsi, di guardarsi negli occhi ancora, di toccarsi le mani, di accarezzarsi senza paura, quella non cambierà mai. 

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L’uomo Libero - 4A Adorni

L’uomo Libero - 4A Adorni

TENIAMOCI IN CON-TATTO


Classe 4A- Scuola Adorni  
Insegnante: Mariachiara Rolli  
A cura di Roberto Riseri – Lenz Fondazione 

“L’uomo libero è vento”, un verso tratto dalla poesia di Domenico Turco è stata l’ispirazione per questo piccolo lavoro. Una riflessione sulla libertà in un momento storicamente difficile, a ricordo di tutte le volte in cui questa libertà è stata negata all’uomo. A raccontarci questa poesia una Girandola, costruita dai ragazzi, un oggetto semplice legato alla nostra infanzia che subito rievoca lunghe corse tra il vento per farla girare forte “per ricordare al mondo una sola parola: libertà”.  

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